Synopsis
Il legno e il suo profumo intenso, la pioggia battente, le sere di muschio e rododendri. In La stanza delle mele Matteo Righetto ci regala un piccolo scorcio di montagna, quella che lui ama e che spesso ritroviamo nei suoi romanzi. Giacomo Nef ha undici anni e vive con i nonni e i due fratelli in un borgo delle dolomiti bellunesi. Il nonno è un uomo duro, un falegname che conosce solo la legge del legno e del bestiame e con i tre nipoti, orfani di madre e di padre, sembra non avere pietà, ma soprattutto con Giacomo mostra il suo lato più ruvido. Il bambino viene spesso punito e relegato nel fienile, nella cosiddetta stanza delle mele, dove Giacomo impara a intagliare il legno e a sognare. Al finire dell’estate, in una serata calda, il nonno manda Giacomo nei boschi, per recuperare un attrezzo dimenticato lì il mattino presto. Ad attendere il bambino c’è però una sorpresa scioccante ed amara che cambierà la sua vita per sempre: un uomo impiccato ad un albero. Ma che cosa è accaduto? Per tutta la sua esistenza quel mistero rimarrà incagliato nelle giornate di Giacomo e tornerà ad inquietarlo e a sorprenderlo. La stanza delle mele di Matteo Righetto è un noir montano, dove la famiglia e i boschi non sempre fanno rima con felicità.